L’uso esclusivo di sigarette elettroniche o tabacco riscaldato può essere associato a una riduzione dell’accumulo di placca dentale e tartaro rispetto al fumo di sigaretta convenzionale, suggerendo un impatto potenzialmente meno dannoso sulla salute orale. Questi risultati potrebbero essere particolarmente convincenti per i fumatori preoccupati per l’igiene dentale e problemi correlati come l’alitosi.

Il team di ricerca dello studio SMILE ha raggiunto un altro importante risultato: dal primo studio condotto per valutare limpatto delluso di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sulla salute orale, emerge oggi che questi prodotti riducono laccumulo di placca dentale rispetto alle sigarette tradizionali, contribuendo allo sviluppo di nuovi paradigmi scientificamente validi nella narrativa antifumo a livello globale.

LINK allo studio

Catania, 9 luglio 2024 – Una sana routine dedicata all’igiene orale è fondamentale per contrastare l’insorgenza di patologie a danno di denti e gengive, molto spesso a rischio a causa di abitudini scorrette, in primis il fumo di sigaretta. È infatti dimostrato che i composti dannosi sprigionati dalla combustione del tabacco sono annoverati tra i fattori di rischio per l’accumulo della placca dentale, un biofilm costituito da batteri che si sviluppa sulla superficie dei denti e che può favorire l’insorgenza di gengiviti e paradontiti.

L’avvento dei prodotti privi di combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato (ENDS), il cui consumo comporta un rischio ridotto per la salute umana rispetto al fumo tradizionale, porta a interrogarsi se questi dispositivi possano contribuire a ridurre il danno anche al livello del cavo orale.

Per fornire prove efficaci e robuste a sostegno di questa tesi, un team internazionale di esperti ha dato il via al progetto SMILE, coordinato dal COEHAR di Catania, che mira a valutare e quantificare l’impatto dei prodotti privi di combustione sulla salute orale, utilizzando innovative tecnologie per individuare e quantificare i cambiamenti dei parametri di salute orale.

Secondo la dr.ssa Giusy La Rosa, ricercatrice del CoEHAR: “In questa nostra ultima pubblicazione, abbiamo valutato e quantificato laccumulo di placca dentale in un gruppo di utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato (ex-fumatori da minimo 6 mesi), paragonandolo a quello di 3 gruppi differenti, formati da fumatori, ex fumatori e soggetti che non avevano mai fumato. Il nostro design di studio ci ha consentito di compiere una valutazione approfondita e oggettiva dellaccumulo di placca mediante strumenti tecnologici allavanguardia che sfruttano il potenziale della fluorescenza indotta da luce. Dalla nostra analisi è emerso che luso dei prodotti alternativi riduce significativamente laccumulo di placca dentale rispetto ai fumatori”.

Sono stati inclusi nello studio 136 soggetti (30 fumatori, 24 ex fumatori, 29 soggetti che non avevano mai fumato e 53 utilizzatori di ENDS): ai partecipanti è stato chiesto di mantenere inalterate le proprie abitudini legate all’igiene orale, per valutare eventualmente se vi potesse essere una correlazione tra queste e l’accumulo di placca. Sia lo spazzolamento quotidiano dei denti che l’uso del collutorio sono risultati essere covariabili significative. È stato inoltre chiesto di astenersi dal fumo o dall’uso degli altri prodotti nelle due ore precedenti lo studio, per un corretto rilevamento delle misurazioni. Lo status di fumatori è stato accertato grazie all’esame sui livelli di monossido di carbonio, che restituiscono un quadro oggettivo sulle abitudini tabagiche dei pazienti.

Durante le visite, laccumulo della placca è stato monitorato grazie a immagini catturate da una telecamera ad alta definizione che sfruttava la tecnologia della fluorescenza indotta da luce, trasmettendole poi ad un software che elaborava le fotografia a livello di pixel, per individuare la placca accumulata sulle superfici vestibolari dei denti anteriori.

I risultati innovativi ottenuti dal progetto SMILE validano le nostre precedenti ricerche e gettano una nuova luce sulle possibilità rappresentate nel campo della salute orale dei dispositivi  a rischio modificato, che rappresentano un ulteriore strumento nelle mani di medici, operatori sanitari e politici nel ridurre limpatto del fumo di sigaretta a livello globale. Una narrativa incentrata sul benessere e sullestetica del sorriso, nostro primo biglietto da visita nella quotidianità, può rappresentare unincentivo ulteriore per tutti quei fumatori che, ad oggi, hanno bisogno di nuove armi per combattere la piaga mortale del fumo”. – ha spiegato il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR.

Risultati chiave

Livelli di placca più bassi negli utilizzatori di prodotti senza combustione e impatto delle pratiche di igiene orale

Metodologia

Questo studio trasversale ha coinvolto 136 partecipanti divisi in quattro gruppi:

  • Fumatori attuali (più di 10 sigarette/giorno)
  • Ex fumatori (che hanno smesso di fumare da almeno 6 mesi)
  • Mai fumatori 
  • Utenti esclusivi di prodotti senza combustione 

Conclusioni

L’uso esclusivo di sigarette elettroniche o tabacco riscaldato può essere associato a una riduzione dell’accumulo di placca dentale e tartaro rispetto al fumo di sigaretta convenzionale, suggerendo un impatto potenzialmente meno dannoso sulla salute orale. Questi risultati potrebbero essere particolarmente convincenti per i fumatori preoccupati per l’igiene dentale e problemi correlati come l’alitosi.

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