Riccardo Polosa: "Ciò che proponiamo in questo documento farà una differenza significativa nel modo in cui affrontiamo le sfide della salute pubblica"

Catania, 2 luglio 2024 — Un nuovo lavoro di ricerca ad alto impatto, intitolato “Measures of Youth E-Cigarette Use: Strengths, Weaknesses, and Recommendations”, è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista Frontiers in Public Health. Il commento, elaborato dall’esperta di salute pubblica Arielle Selya e dai professori Riccardo Polosa e Martino Ruggieri del CoEHAR dell’Università di Catania, ha valutato sia le attuali definizioni che gli strumenti utilizzati per analizzare il fenomeno dell’uso di prodotti tra svapo tra i più giovani, per meglio allinearle alle metriche di salute pubblica e individuale.

Link allo studio

Con l’aumento della prevalenza dell’uso di sigarette elettroniche tra i giovani, arrivato a livelli superiori del fumo tradizionale, la necessità di misure di controllo più precise non è mai stata così imperante.

Il commento appena pubblicato affronta i limiti delle definizioni attuali sul fenomeno dello svapo giovanile, sulle modalità e quantità di utilizzo, spesso semplicemente adattate da quelle utilizzate per la valutazione del fumo di sigaretta tra gli adulti, senza che si tenga in considerazione l’esistenza di fattori, come modelli comportamentali o di utilizzo specifici o il profilo di rischio inferiore dell’uso di delle sigarette elettroniche, che possono influenzare tali modelli valutativi.

Come scienziata comportamentale, ho riflettuto a lungo su come riuscire a misurare efficacemente l’utilizzo delle sigarette elettroniche e su quanto le attuali definizioni possano effettivamente catturare e diversificare un uso effettivamente problematico, dalla semplice sperimentazione” spiega la dottoressa Arielle Selya della PinneyAssociates e autrice del commento “Sono entusiasta che questo commento sia stato pubblicato, e spero possa avviare un dialogo positivo che possa valutare e migliorare le definizioni che usiamo, in modo da poter monitorare e prevenire più efficacemente l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani”.

Gli aspetti problematici che necessitano di un’ulteriore sviluppo e attenzione rilevati dal commento riguardano diversi settori di indagine:

  • Definizioni Diverse: La letteratura attuale impiega una vasta gamma di definizioni per l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani, dall’uso nel corso della vita (“anche un solo tiro”) all’uso quotidiano. L’utilizzo di definizioni meno specifiche e più “tolleranti”, catturano una gamma più ampia di giovani potenzialmente a rischio, mentre gran parte dell’uso rilevato è transitorio e sperimentale, ponendo rischi trascurabili se non persistenti nel lungo termine.
  • Rilevanza per la Salute: Rilevazioni rigorose, come l’uso quotidiano, comportano conseguenze più significative in termini di salute pubblica e individuale. Il commento invita la ricerca futura a migliorare le definizioni esistenti, includendo misurazioni sull’intensità e sulla persistenza dell’uso, sfruttando anche  la raccolta di dati assistita dalla tecnologia.
  • Modelli di Uso in Evoluzione: L’uso di sigarette elettroniche tra i giovani ha raggiunto il picco nel 2019,  causa  principalmente dalla popolarità delle sigarette elettroniche JUUL, ma da allora si è spostato verso prodotti usa e getta come Puff Bar ed Elf Bar. Negli Stati Uniti, l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani è diminuito di oltre il 60% dal picco del 2019. Sorprendentemente, la popolarità delle sigarette elettroniche è stata accompagnata dalla quasi eradicazione del fumo di tabacco tra i giovani.
  • Tendenze Globali: Tendenze simili di aumento dell’uso di sigarette elettroniche e diminuzione del fumo sono osservate in altri paesi, tra cui Canada, Inghilterra, Nuova Zelanda e Germania, sottolineando la rilevanza globale delle prove portate a sostegno nel commento.

I ricercatori propongo diverse possibili soluzioni per migliorare la ricerca applicata al campo dell’uso dei prodotti elettronici da parte dei più giovani:

  • In primo luogo, gli studi futuri dovrebbero considerare definizioni che catturino l’intensità (ad esempio, il numero di tiri al giorno) e la persistenza o la durata dell’uso. Queste definizioni dovrebbero essere validate dagli stessi utilizzatori o attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici.
  • In secondo luogo, è cruciale definire l’uso di sigarette elettroniche in modo coerente in tutti gli studi, utilizzando misurazioni che abbiano validità esterna e rilevanza in termini di salute.
  • In terzo luogo, si dovrebbe dare priorità a misure che distinguano l’uso transitorio e sperimentale dai modelli di consumo problematici, caratterizzati da un elevato consumo giornaliero, uso frequente e di lunga durata.
  • Infine, l’utilizzo di strumenti di tracciamento digitale, applicazioni e sensori possono fornire dati più accurati sull’intensità dell’uso di sigarette elettroniche.

È deplorevole che i parametri relativi alle sigarette elettroniche giovanili prendano in prestito dalle valutazioni del fumo degli adulti, ignorando le differenze di prodotto e i modelli di utilizzo transitori. Ciò porta a misure imprecise, confondendo la conoscenza sui rischi e sui benefici dell’uso della sigaretta elettronica. Metriche accurate dovrebbero riflettere un uso continuo, cumulativo e frequente, sfruttando gli strumenti digitali per ottenere dati precisi. Ciò che proponiamo in questo documento farà una differenza significativa nel modo in cui affrontiamo le sfide della salute pubblica” – conclude il prof. Riccardo Polosa.